top of page

Alla scoperta del BENESSERE: la chiave dell'equilibrio tra mente e corpo

Aggiornamento: 15 mag 2023

Oggi incominceremo questo nuovo percorso insieme che vi porterà alla scoperta del mondo Perform-Up, dove il contesto sportivo, aziendale e tecnologico si intrecceranno con l'ambito psicologico.

Per noi le fondamenta di ogni progetto partono dal concetto di benessere.



Da dove deriva la parola benessere? La parola "benessere" deriva dalla combinazione di due parole latine: "bonum” (buono) e “sum” (essere, esserci, trovarsi). Quindi, il termine "benessere" indica lo stato di essere in una condizione buona o sana, in cui l'individuo si sente fisicamente, mentalmente ed emotivamente bene.

Proprio per questo motivo non è possibile lavorare sul potenziamento delle abilità mentali in ambito sportivo e aziendale senza partire dal concetto di benessere.


L’Organizzazione Mondiale della Sanità definisce il benessere come "una condizione in cui l’individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all’interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri, partecipare costruttivamente ai mutamenti dell’ambiente, adattarsi alle condizioni esterne e ai conflitti interni” (OMS, 2007).


Lo studio del benessere in ambito psicologico è piuttosto recente e trova spazio a partire dagli anni ‘90 con l’emergere della psicologia positiva. Grazie agli studi di Seligman, massimo esponente della psicologia positiva, si è spostato il focus dalla sola cura del disagio mentale alla salute degli individui.


Da questo punto di vista, il benessere psicologico diventa quindi “realizzazione di sè e ottimizzazione delle risorse personali in un continuo equilibrio tra emozioni negative e positive“ (Fredrickson e Losada, 2005), spostando il focus dalla disfunzionalitá, dalla difficoltà e dalla sofferenza allo “sviluppo delle potenzialità dell’individuo“ (Gable e Haidt, 2005).



In psicologia positiva si distinguono due tipologie di benessere:

  • Benessere soggettivo o edonico: il bene è identificabile con il piacere, inteso come godimento di tutti i beni della vita (edonico dal greco edoné). Il benessere edonico può quindi essere considerato come la valutazione dello stato affettivo quotidiano e della soddisfazione di vita (Diener, 1999).

  • Benessere psicologico o eudaimonico: autorealizzazione personale, ovvero attuazione delle proprie potenzialità, delle risorse personali, la costruzione di significati e la condivisione di obiettivi (Ryff e Keyes, 1995). Il benessere eudaimonico può essere definito quindi come il risultato del raggiungimento di obiettivi di vita significativi (Ryan, Huta e Deci, 2008).

Seppur studiati e indagati come due prospettive diverse, il benessere edonico e quello eudaimonico possono essere integrati. Sicuramente il benessere è un costrutto multidimensionale inteso com e la combinazione di processi cognitivi - valutazione delle proprie esperienze di vita e delle proprie risorse - e affettivi - equilibrio tra emozioni negative e positive (Cummins e Cahill, 2000). In letteratura i modelli più considerati sono la teoria dell'autodeterminazione di Deci e Ryan (2000) e il modello a sei dimensioni di Caroll Ryff (1989).


Deci e Ryan individuano tre bisogni psicologici di base, il cui soddisfacimento è essenziale per la crescita psicologica, l'integrità, il benessere, la vitalità e la congruenza con se stessi. Tali bisogni sono:

  • Bisogno di relazione: necessità di sentirsi in relazione gli altri e di avere legami soddisfacenti con altri significativi.

  • Bisogno di competenza: percepirsi capaci e sentire di riuscire interagendo con un ambiente esterno che si è in grado di gestire efficacemente.

  • Bisogno di autonomia: percezione che i comportamenti che noi mettiamo in atto sono originati dal nostro volere e sono per noi significative.


Il benessere viene così analizzato a livello intra e interpersonale, con un'influenza reciproca tra tali livelli.


Caroll Ryff, invece, incentra il suo modello di benessere psicologico sul tema dell'autorealizzazione, intesa come attuazione delle proprie potenzialità e costruzioni di significati.

Il modello comprende sei dimensioni:

  • Accettazione di sé: atteggiamento positivo verso se stessi, caratterizzato dalla capacità di riconoscere e accettare le proprie qualità sia positive che negative.

  • Avere buoni legami: costruire relazioni con gli altri soddisfacenti e caratterizzate da fiducia reciproca.

  • Autonomia: capacità di resistere alle pressioni sociali e avere un locus of control interno stabile, che predispone la valutazione di se stessi in base ai propri standard personali.

  • Padronanza ambientale: la capacità di scegliere, individuare e costruire un ambiente adatto alla propria condizione psichica.

  • Avere uno scopo di vita: la sensazione che la propria vita passata e presente abbia un significato.

  • Crescita personale: tendenza a crescere e realizzare se stessi, in un continuo sviluppo del proprio potenziale.


Il benessere psicologico, quindi, non è qualcosa di statico, ma può essere acquisito e costruito riattivando e scoprendo le proprie risorse e incrementando la soddisfazione personale.


Nascono, di conseguenza, anche degli interventi di potenziamento del benessere che si focalizzano su soft e hard skills, come competenze emotive, sull’autoefficacia, sul problem solving, sulla fiducia nelle proprie capacità e competenze, sulla resilienza, sul pensiero positivo, andando poi a incrementare gli atteggiamenti positivi.


In generale, il benessere rappresenta un fattore fondamentale per la felicità e il successo a livello personale e professionale. Investire nel proprio benessere significa prendersi cura della propria salute mentale e fisica, aumentando la produttività e migliorando la qualità della vita.


Inoltre, dedicare del tempo alla cura del proprio benessere può avere effetti benefici sulla salute a lungo termine, riducendo il rischio di malattie e migliorando la qualità della vita in generale.

Investire nel proprio benessere rappresenta un'importante forma di investimento a lungo termine, che porta benefici a livello personale e non solo.


Se siete interessati a scoprire come il benessere si lega al mondo sportivo e aziendale, non perdete i nostri prossimi articoli!


78 visualizzazioni0 commenti

Comentários


bottom of page